lunedì 15 ottobre 2012

Non voglio sapere come hai fatto a trovarmi, nè come sei arrivata fin qui. Sono felice di vederti.


...lei era in piedi e lo guardava senza riuscire ad emettere nessun suono. Quando la vide rimase impietrito. “Sei tu?” furono le uniche parole che riuscì a trovare.
“Si!”...”Scusami se sono piombata qui in casa tua ma...”
“No, non scusarti!” e avvicinatosi a lei toccò le sue labbra con due dita e disse ancora: “non scusarti!”. Quell'istante sembrò durare un tempo infinito.
“Non voglio sapere come hai fatto a trovarmi, né come sei arrivata fin qui. Sono felice di vederti.”
“Mi spiace se ieri sono...” cercò di dire lei, ma le labbra di Sigismondo si erano già poggiate sulle sue e nessuna spiegazione o parola, in quel momento, riuscirono a fermare quello che entrambi desideravano fortemente. Le loro mani cominciarono a sfiorare quei corpi sconosciuti. Ad occhi chiusi s'immersero nel profumo della loro pelle, nel sapore di quel bacio. Piano si sfilarono quel che avevano addosso lasciando i loro corpi nudi stringersi e scaldarsi. Lei, aveva ancora al collo il lungo foulard verde. Lui glie lo sfilò. Lo annusò cercando di trattenere quel buon odore e poi, lo lasciò cadere.

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