martedì 17 aprile 2012

Un sogno da ritrovare


“Dimmi una cosa? La ami? ”
Ettore fissando lo sguardo della madre quasi a voler scorgere chissà cosa, sembrò non voler rispondere alla domanda. Sua madre allora riprese la parola.
“Stella è una carissima ragazza. Mi piace molto. Sto bene con lei… ” 
Interrompendola: “Allora cosa c’ è che non va? ”
“Questo vale per me! Allora... la ami? ”
Con tono infastidito: “ Ma perché mi fai questa domanda? ”
“ Perché l’Amore è vita! Ed io non vedo vita in te! Non la vedo nei tuoi occhi! ”
“ Cos’ è allora che vedi in me? ”
“ Sconfitta. Dispiacere. ”
 Ettore abbassò gli occhi, come a voler fuggire da quelle parole. Ma a volte ci son parole che entrano di prepotenza dentro e continuano a risuonare, a scavare, a creare dolore e sofferenza. Quanto più si cerca di non ascoltarle, tanto più loro continuano imperterrite nel loro andare. E il solo modo per liberarsene è guardarle dritte in volto. Ed Ettore lo sapeva. Ma sapeva anche che guardarsi dentro e ascoltare le tante voci che lo attanagliavano ormai da tempo, equivaleva a dover rendersi conto di errori fatti e situazioni da capovolgere. Era doloroso, e lo sapeva, per questo continuava a non ascoltarle, a far finta che tutto andasse bene. Ma purtroppo, prima o poi, avrebbe dovuto farlo. Ascoltare. Era questo un altro dei suoi limiti. Sembrava non sapesse farlo. O lo faceva solo a tratti. Forse solo con sua madre, verso la quale nutriva grande stima e amore. D'altronde era l'unica che gli era stata sempre vicina, e con la sua dolcezza innata, aveva sempre aperto uno spiraglio di luce in quell'universo buio, da lui creato, che lo avvolgeva totalmente. Era con lei che riusciva a parlare rimanendo calmo. Era con lei che non aveva paura di dialogare. Era con lei che i sorrisi riuscivano a stamparsi sul viso. Era con lei, e con lei soltanto, che dimenticando tutto quello che lo circondava, riusciva ad abbandonarsi a quelle dolci parole cariche d'amore. Era un altro con lei. Forse quel bambino che io ricordavo ancora, era rimasto celato in qualche angolo di quel grande corpo, e solo a tratti riusciva a sconfiggere la possente forza dell'involucro e a venir fuori.


Da Un Sogno da ritrovare



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