venerdì 22 giugno 2012

Un sogno da ritrovare: alla ricerca di una frase.

Era alla ricerca sporadica di una frase. Di quella frase.
E per trovarla non avrebbe potuto far altro che leggere. Leggere il nuovo, ma anche quel che, 
in passato, i suoi occhi già avevano accarezzato.
E per accarezzare ancora quelle pagine, quasi tutte le mattine entrava in libreria. Ciò che ai suoi occhi poteva sembrare interessante o semplicemente evocare una sensazione, diventava il suo pane mattutino. E lì, tra pagine e fiumi di pensieri, passava le sue ore, incurante del tempo che inesorabile portava via piccoli pezzi di vita. 
Fino a quel giorno.
Fino al momento in cui, una tazzina di caffè in mattoncini colorati, 
distolse il suo sguardo verso qualcos'altro.

 Da Un sogno da ritrovare

martedì 12 giugno 2012

Un sogno da ritrovare: un percorso strano e misterioso.

Solo in quella stanza illuminata da un tiepido sole mattutino, rimase a pensare a quel buffo bambino che tanti sorrisi riusciva a strappargli ma tante altre riflessioni riusciva a scatenargli. Pensò che tutto quello che gli stava accadendo fosse sì strano e misterioso, ma piacevole e pieno di belle emozioni. Era di questo che voleva vivere e fu per questo che decise di prendere quell'appartamento in affitto. Due persone piacevoli con cui condividere un percorso e una città affascinante nella quale disegnarlo.
Da "Un sogno da ritrovare"

mercoledì 6 giugno 2012

Un sogno da ritrovare: il vibrare dei loro corpi sotto nuvole di seta e cotone


Erano lì, a due passi l'uno dall'altra. Li ascoltavo. Percepivo quelle sensazioni. Il vibrare dei loro corpi sotto nuvole di seta e cotone. Ero lì a chiedermi perchè i loro occhi, invasi dalla voglia di cercare gli altri, non si voltassero. Perchè quelle mani racchiudevano in un pugno l'istinto di accarezzarne delle altre. Perchè due corpi eccitati al pensiero di sfiorarsi rimanessero immobili sottoposti alle forze di ragione e paura. Ma senza rendermene conto, loro erano già lontani. Attraversavano le vie buie di quella città a passi lenti, cercando di fissare ogni singolo istante nelle pagine dei ricordi. Le parole dello scrittore ancora nella mente, e prepotente nell'anima batteva il leggero tocco dell'amore.

domenica 3 giugno 2012

Un sogno da ritrovare: un ricordo adagiato in un angolo

Molti cambiamenti erano già avvenuti nella vita del nostro giovane amico, ma tanti altri ancora stavano per affacciarsi lungo il suo tragitto. In tutto questo cambiare, vivere, rivoluzionare ciò che si ha e si è, Sigismondo aveva quasi dimenticato il motivo per il quale aveva abbandonato la sua casa. Era sicuramente positivo l'approccio che riusciva ad avere con l'inizio di una nuova vita ma quel che aveva lasciato non lo avrebbe abbandonato con tanta semplicità. Ogni abbandono lascia dietro un ricordo, ed il suo era un ricordo che aveva un peso, un peso sulla sua anima. Per un po' riuscì a tenerlo a bada. Lo aveva adagiato in un angolo ad attendere il momento migliore per essere riletto. Si, proprio come uno dei tanti libri pronti ad aspettare di essere presi tra le mani per rendere vivi parole, volti e sfondi nuovi. Ed il ricordo di cui parlo aveva a che fare proprio con uno dei libri che negli anni aveva accarezzato.

Da Un sogno da ritrovare